Il sindacato FENSIR- SAIR invita tutto i docenti di religione ad aderire ai recenti ricorsi per il recupero di diritti ancora non riconosciuti.
Quali sono i ricorsi attivi
Tra gli strumenti messi in campo troviamo:
- Ricorso per la “Carta del Docente” (solo per chi non ha già presentato ricorso), per incarico al 31 agosto o al 30 giugno, oppure in ruolo, che intende recuperare gli ultimi cinque anni.
- Ricorso per risarcimento del danno in caso di reiterazione di contratti a tempo determinato annuali (es.: 01/09-31/08).
- Ricorso per mancata erogazione della RPD (Retribuzione Personale Docenti) , esteso a chi ha ottenuto un primo riconoscimento.
- Ricorso per il riconoscimento del servizio militare, con conseguente attribuzione punteggio (es.: 12 punti docenti, 6 punti ATA) nelle graduatorie personale docente e ATA.
Perché aderire subito
- I costi: per molti di questi ricorsi non è richiesta alcuna anticipazione, salvo versamento del contributo unificato se dovuto e previo accordo tra le parti (per lo più anticipato dal sindacato, salvo accordi diversi). Il contributo unificato è una tassa che si versa per poter procedere con i ricorsi.
- Scadenze: sono previste tre finestre annuali per la presentazione della documentazione: 31 dicembre, 30 aprile, 31 agosto (in caso di contratto di settembre dell’anno successivo).
- Documentazione chiara e definita: 1. contratti a termine; 2. carta d’identità, codice fiscale; 3. Stato Matricolare richiesto alla scuola.
Come aderire
- Recupera la documentazione richiesta (contratti, stato matricolare in formato PDF).
- Compila il form online indicato: forms.gle/A8RuRSuF22UsLU1c8
- Invia i documenti in formato PDF all’indirizzo e-mail: ricorsi@fensir.it oppure invia copia cartacea tramite raccomandata semplice all’indirizzo: Via G. Carducci, 25 – 24127 Bergamo.
Ricorsi per ottemperanza sulla Carta del Docente
Il sindacato FENSIR segnala inoltre un ulteriore percorso: ricorsi di ottemperanza qualora il Ministero dell’Istruzione e del Merito non dovesse riconoscere gli arretrati della Carta del Docente.
Cosa significa “ricorso di ottemperanza”?
Si tratta di un procedimento legale che mira all’esecuzione forzata di una sentenza favorevole che il Ministero non ha ancora attuato. Se hai già ottenuto un provvedimento favorevole ma non hai ricevuto l’accredito, questo percorso è quello giusto. Per i ricorsi di ottemperanza compila questo modulo: https://forms.gle/GPcWtC4Bu9BpkZjJ7
A chi si rivolge
- Docenti in ruolo e precari che hanno ottenuto sentenza favorevole inerente la Carta del Docente.
- In particolare, docenti precari esclusi in precedenza dal beneficio e che oggi possono far valere il proprio diritto alla Carta.
Vantaggi e motivi urgenti
- Il fatto che il Ministero non abbia ancora attuato l’obbligo riconosciuto dalla giustizia espone a interessi legali, mora e persino a possibili danni erariali.
- Presentare un ricorso di ottemperanza può sbloccare l’accredito delle somme arretrate e costringere l’amministrazione all’adempimento.
Come aderire
Serve avere:
- Sentenza favorevole già ottenuta;
- Identificazione del beneficiario (docente)
- Documentazione da allegare: decisione del giudice, copia documento identità, codice fiscale.
- Affidarsi al sindacato FENSIR o ad uno studio legale convenzionato per valutare la procedura. Compila il Link: https://forms.gle/GPcWtC4Bu9BpkZjJ7
In sintesi
Se sei docente di religione, non restare a guardare: ci sono strumenti concreti e attivi per far valere i tuoi diritti.
- I ricorsi generali 2025-2026 proposti da FENSIR offrono l’occasione di recuperare anni di servizio, compensi, benefici formativi.
- I ricorsi di ottemperanza sulla Carta del Docente sono uno strumento essenziale per chi ha già ottenuto sentenze favorevoli ma non ha ancora ricevuto l’accredito.
In entrambi i casi, l’azione tempestiva fa la differenza. Presenta la documentazione, aderisci al ricorso e fai valere ciò che ti spetta.

